Scuola
Domande pervenute dal gruppo Scuola
Referenti (in ordine alfabetico):
- Giorgia Bonatti (Insegnante della Scuola dell’Infanzia, specializzata per l’insegnamento agli alunni con sordità)
- Arianna Caccaro (Docente di matematica con specializzazione di sostegno polivalente per l'insegnamento agli studenti con disabilità)
- Anna D'Annibale (Insegnante di sostegno con specializzazione Montessori nella fascia d’età 3-6 anni)
- Lucrezia Di Gregorio (Insegnante di sostegno di ruolo specializzata sulla sordità)
- Marianna Pardi (Insegnante di materie umanistiche con specializzazione di sostegno monovalente per alunni sordi e polivalente per la scuola secondaria di primo grado)
Istruzione ed educazione
Come favorire l’inclusione di alunni/studenti sordi anche in mancanza di personale specializzato?
Come favorire l'inclusione?
Quali sono le strategie da mettere in atto per creare le condizioni per una buona comunicazione in classe?
Pensiamo di avere nella nostra classe un bambino sordo che comunque comunica usando la voce e non sempre risulta facile la comprensione. Qual è la modalità corretta di relazionarsi e cosa possiamo dirgli quando ci si trova in questa situazione?
Come interagire con alunni non o ipoudenti in modo delicato, ma efficace? Di quali strumenti dotarsi?
Nella scuola secondaria di II grado arrivano, talvolta, ragazzi sordi che non possiedono una lingua, né orale né dei segni. Qual è il miglior approccio didattico in questi casi per favorire l'inclusione, l'apprendimento e il contenimento dei disturbi comportamentali conseguenti?
È possibile pensare un processo di inclusione più efficace attraverso la formazione sistematica, non a carico esclusivo delle scuole di accoglienza, degli insegnanti del consiglio di classe e dei compagni di classe durante tutto il percorso scolastico (primaria --> I grado --> II grado)?
Dalla mia esperienza come docente che lavora con alunni sordi, ho notato che, anche agli occhi dei compagni, gli alunni sordi risultano essere poco espressivi e sembrano partecipare poco, a livello emotivo, alle attività della classe. È un fenomeno generalizzato?
Come affrontano le emozioni nei loro primi anni di vita gli alunni sordi e come è possibile stimolare le capacità empatiche, anche nel corso degli anni successivi, nei confronti dei compagni di classe?
Nella scuola secondaria di II grado emerge, talvolta, in alunni che hanno acquisito delle buone competenze linguistiche, una difficoltà a manifestare la propria problematica sensoriale e quindi a rifiutare la mediazione linguistica, compromettendo così sia l'aspetto relazionale spontaneo che il miglioramento ed un ulteriore sviluppo delle capacità espressive scritte e orali. Come favorire in questi studenti un reale confronto con le loro difficoltà e permettere un pieno sviluppo delle potenzialità?
Come gestire al meglio la relazione con la famiglia del bambino sordo?
Quanto incide il contesto socioculturale familiare nello sviluppo del bambino sordo?
Quale attività tra quelle ludiche e motorie sono più adatte per un bambino sordo?
Quale didattica fare con il bambino sordo?
Sordi nati e sordi diventati, quali differenze negli interventi educativo didattici?
Quali PCTO (ovvero, percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento) possono essere proposti agli alunni con sordità?
Che conseguenze ha la sordità infantile sul processo di apprendimento?
Quali sono le attività che risultano più difficili per un bambino sordo?
Il momento valutativo: quali tipologie di verifica sono più adatte?
Come aiutare il bambino sordo nella letto-scrittura?
Sordità e apprendimento significativo: come promuovere l'astrazione e la generalizzazione?
Il bambino sordo e la tecnologia: il mezzo informatico come risorsa.
Chiediamo, che un bambino, portatore di sordità, che presenta capacità cognitive elevate, nei primi anni scolastici della scuola primaria, abbia, per certo, un calo rispetto agli apprendimenti scolastici.
La Lingua dei segni italiana è un "mondo" che affascina studenti con sordità che ancora non la conoscono ma anche alunni udenti. La scuola però spesso non ha a disposizione personale formato sulla LIS per poter introdurre questo tipo di attività. Chiedo se si ritiene utile e, dal punto di vista didattico, come è possibile introdurre la LIS nelle classi con alunni sordi o anche nelle altre classi, per sensibilizzare al tema delle differenze e dei diversi modi di comunicare.
Si può provare a realizzare qualche corso LIS in tutte le scuole di Italia? Rendere questa lingua materia di studio per tutte le scuole di ogni ordine e grado?
In un Italia molto variegata culturalmente e etnicamente, come si può approcciare e sensibilizzare ulteriormente la partecipazione della cittadinanza sul tema della sordità?